Tutte le varietà di zenzero: differenze, usi e consigli per scegliere quella giusta

Tutte le varietà di zenzero: differenze, usi e consigli per scegliere quella giusta
Lo zenzero è una radice dalle mille virtù, nota per il suo gusto pungente e le sue proprietà digestive e antinfiammatorie. Ma non tutto lo zenzero è uguale: ne esistono diverse varietà, ognuna con caratteristiche uniche per aspetto, sapore e utilizzo. In questo articolo vediamo quali sono i principali tipi di zenzero, come riconoscerli e usarli al meglio in cucina, in infusi o come rimedio naturale.
1. Zenzero comune (Zingiber officinale)
È la varietà più diffusa e consumata nel mondo. Si presenta con rizomi nodosi e una buccia beige chiaro.
- Colore interno: giallo pallido
- Sapore: pungente e fresco
- Uso: cucina, infusi, tisane, estratti, dolci
2. Zenzero baby (giovane)
Si raccoglie prima della completa maturazione. È più tenero, meno fibroso e ha un sapore delicato.
- Colore: molto chiaro, quasi traslucido
- Buccia: sottile e commestibile
- Uso: ottimo grattugiato a crudo, per centrifughe o dolci
3. Zenzero rosso (Zingiber rubens)
Caratterizzato da un aroma più fruttato e meno piccante. Originario del sud-est asiatico.
- Colore: buccia rossastra, interno giallo-arancio
- Uso: cucina tradizionale asiatica e ayurveda
- Più raro: spesso usato fresco o essiccato per infusi
4. Zenzero blu (Zingiber mioga e zenzero hawaiano)
Alcune varietà tropicali mostrano venature blu/viola all’interno. Hanno un sapore meno pungente e più aromatico.
- Colore: giallo-bluastro all’interno
- Uso: infusi, cucina giapponese, decorazione gourmet
5. Quale zenzero scegliere?
Per l’uso quotidiano, lo zenzero comune è il più versatile: fresco, in polvere o essiccato. Se vuoi un gusto più delicato, scegli lo zenzero giovane; per ricette asiatiche, prova quello rosso; per sperimentare, lo zenzero blu è una curiosità da provare.